Le biciclette di uso comune possono essere classificate nelle seguenti categorie:
Categoria 1: Bici da passeggio, city bike, scatto fisso
Sino agli anni 80 le bici NON da corsa, NON sportive, NON Mountain Bike (Inventata alla fine anni 60) erano rappresentate unicamente da quelle che allora si chiamavano 'Bici da passeggio', foto sopra prima e seconda immagine. Dopo gli anni 80 hanno iniziato a comparire una variegata tipologia di bici, che é stata ricompresa nel termine inglese 'City Bike' di cui le successive quattro immagini sono un esempio ma le varianti sono infinite. Le bici da passeggio /city bike sono adatte per percorrenze giornaliere non superiori a 15-30 minuti a viaggio. La brevità del percorso non é determinata dalla meccanica di queste bici che se di buona qualità possono marciare come gli altri tipi anche un giorno intero senza fermarsi ma dalla postura del Ciclista che su tali bici, come verrà spiegato, é più affaticante e poco efficiente. La scelta ricadrà quindi sulla bici da passeggio classica per chi vuole rimanere nell'ambito della tradizione. Tali bici da passeggio sono in prevalenza senza cambio e quindi ok per la pianura ma esistono modelli anche con il cambio. E' tornata di moda anche la bici a scatto fisso per gli amanti della semplicità estrema perché questa bici non ha il cambio e neppure i freni.(ultima immagine sopra) Chi non teme di cimentarsi con forme più innovative ha dinnanzi a se la sterminata offerta delle city bike che sono quasi tutte native con il cambio. Per percorrenze giornaliere di un certo impegno le bici da passeggio / City bike sono sconsigliate anche se dotata di cambio perché il Ciclista ha una postura sulla bici che affatica la schiena e offre grande resistenza all'aria che significa fare più fatica, a parità di velocità rispetto alla bici da corsa o sportiva. Le foto qui sotto mostrano la posizione del Ciclista su vari tipi di bici. La prima foto mostra il Ciclista su una classica bici da passeggio ove si vede che il busto é sostanzialmente perpendicolare alla strada con la conseguenza che tutte le asperità del terreno si ripercuotono, tramite la sella, sulla spina dorsale creando affaticamento inoltre, questa posizione, offre una elevata resistenza all'aria causa la posizione del Ciclista sulla bici non aerodinamica. Nella seconda foto, relativa ad una city bike, le cose migliorano un pò in quanto la schiena risulta più inclinata e quindi la resistenza dell'aria diminuisce, la schiena é meno sollecitata rispetto alla bici da passeggio in quanto una porzione del peso del tronco grava anche sul manubrio. La situazione migliora decisamente nella terza foto che mostra una bici da corsa con il classico manubrio. Si nota che la schiena del Ciclista é sensibilmente inclinata ed il peso del tronco viene ripartito tra la sella e il manubrio con conseguenze benefiche per la spina dorsale in quanto gli anelli della colonna vertebrale si distendono e la resistenza all'aria é sensibilmente diminuita per la posizione più compatta del Ciclista. Le cose migliorano ulteriormente nella quarta foto che mostra il Ciclista nella posizione di ricerca della velocità ove si vede la schiena quasi parallela alla strada riducendo al minimo gli effetti della resistenza all'aria unitamente ai citati vantaggi sulla schiena. Il Ciclista principiante stenta a credere alle asserzioni sopraccitate per il fatto che le posture che qui vengono valutate migliori necessitano una fase di adattamento iniziale in quanto il Ciclista ha bisogno di tempo per abituarsi alla postura del manubrio da corsa ma alla fine del processo di adattamento potrà constatare che ne é valsa la pena sacrificarsi.
|
||||
Categoria 2: Bici da corsa (BDC), Turing, trekking, ibrida, gravel Queste biciclette si differenziano dalle precedenti perché hanno un uso professionale o semiprofessionale nel senso che sono fatte per consentire posizioni di guida che consentano al ciclisti di pedalare anche tutta la giornata senza farlo soffrire troppo.Consentono elevate velocità perché il Ciclista può assumere, laddove il manubrio é quello classico da corsa, posture molto aerodinamiche. Tra di loro esistono varianti fondamentalmente basate sul tipo di copertone, stretto, liscio e gonfiato a 8 Bar nella BDC classica, più largo e zigrinato negli altri tipi per consentire alla bici di percorrere strade non asfaltate.
|
||||
Categoria 3: Mountain Bike ( MTB)
La MTB si differenzia da tutti i tipi visti sopra perché, oltre che muoversi sulla strada, può arrampicarsi su sentieri, anche rocciosi, dove le altre bici non possono arrivare. Questo tipo di bici é più piccola rispetto ai modelli già esaminati e ciò le conferisce i seguenti vantaggi nelle aree urbane e trafficate e ovviamente sugli sterrati per i quali é stata inventata.
A cui si sommano questi altri vantaggi per effetto del pneumatico più largo e spesso:
Chi non si pone obbiettivi di velocità elevata può scegliere una MTB e ha una bici che gli consente di fare tutto: andare al lavoro, fare turismo su strada o sentieri ecc. Il problema sorge se il ciclista, quando pedala sulle strade, vuole andare forte perché questo, la MTB glielo consente, ma pagando un prezzo in termini di maggior sforzo da trasmettere ai pedali rispetto alle bici professionali viste sopra. La postura eretta del ciclista MTB offre una elevata resistenza all'aria che aumenta con legge esponenziale all'aumentare della velocità inoltre la larghezza del pneumatico zigrinato, più che doppia rispetto al pneumatico liscio delle BDC, offre un maggior attrito ruota/strada anche se questo fattore ha una influenza minore rispetto all'aria. Esempio: un ciclista di 70 Kg che pedala in pianura su BDC con mani nella parte alta del manubrio a 20 Km/ora spinge i pedali con 67 Watt, mentre la MTB ne richiede 86 Watt: no problem perché é una differenza minima. Adesso il ciclista che sta sulla BDC pedala a 30 km/ora e spinge i pedali con 196 Watt mentre per muovere la MTB all stessa velocià ne occorrono 240 watt: la differenza si allarga ma é una potenza che ha nella gambe qualsiasi ciciclista allenato. Il gioco si fa duro a 40Km/ora perch\E9 la BDC vuole 439 watt mentre la MTB ne vuole 520 watt, potenza che solo ciclisti professionisti possono sviluppare e di solito non oltre due ore. a questo punto, però, il ciclista della BDC mette le mani sulla parte bassa del manubrio e la potenza scende a 320 watt per effetto del minor attrito dell'aria. Conclusioni: sino a 30 km/ora, che rappresenta pur sempre una velocità di tutto rispetto per gli spostamenti in pianura su strada, la MTB richiede un maggior sforzo accettabile rispetto alle bici professionali da strada, oltre tale velocità il suo uso diventa progressivamente sempre più inefficiente.In fondo a questa pagina c'e una tabella riassuntiva che aiuta a decidere. Non é stata considerata la bici elettrica perché questo sito si occupa solo di bici tradizionali ma dato che vanno di moda si vuole spendere qualche parola. In pianura ogni essere umano, di qualsiasi età, ha la forza di pedalare con le sue gambe per cui non si vede la utilità di far intervenire anche un motore in aiuto. Si potrà obbiettare che con la spinta del motore si può andare più forte senza fare nessun sforzo, é vero, ma quanti hanno la consapevolezza che, pesando la bici elettrica il doppio della tradizionale necessita di una maggiore abilità per governarla. E' forse per questo che gli anziani, inebriati dalla possibilità di muoversi ad una velocità superiore a quella consentita dalla gambe li espone maggiormente ad incidenti causa le loro ridotte capacità fisiche e sensoriali (forza, udito, vista, riflessi, lentezza dei movimenti). In salita il discorso é diverso perché il motore può spingere la bici anche se il ciclista non é allenato e quindi ha una giustificazione ma priva il ciclista della soddisfazione di fare la salita con le proprie gambe. Poi ci sono i costi di gestione, in una bici tradizionale, con pochi attrezzi si possono fare i più comuni interventi, nelle bici elettriche, invece, c'e la batteria, molto costosa quando é da sostituire e poi ci sono circuiti elettronici che in ogni momento si possono guastare. Si tende infine a dimenticare che la bici elettrica, seppure indirettamente é anche inquinante, si, perché la batteria sia in fase di produzione che a fine vita quando va smaltita fa un danno all'ambiente, alla faccia della ecologia!
|
TABELLA
RIASSUNTIVA |
|
PERCORSO |
BICI OTTIMALE |
Pianura e percorsi brevi minori di 15 minuti a viaggio. |
MTB / Bici da passeggio / City bike / Scatto Fisso |
Città / Pianura / Traffico con percorrenza sino a 30 Minuti a viaggio |
MTB / Bici da passeggio / City bike / Scatto Fisso |
Strade extraurbane con o senza salite e percorrenze superiori a 30 minuti a viaggio |
Bici da Corsa / Gravel |
Percorso Misto: Urbano ed extraurbano e percorrenze superiori a 30 Minuti a viaggio |
Bici da Corsa / Gravel / Sportiva / Mountain Bike / Bici Ibrida** La bici ibrida é un compromesso tra BDC e MTB per dar luogo ad una bici in grado di lavorare bene in qualsiasi condizione di impiego. QUI per vedere un esempio e QUI per calcolare la misura del telaio della bici ibrida. |