PEDALARE SULLE STRADE
Auto che dalla corsia opposta si sorpassano tra loro Mentre si pedala su una strada extraurbana capita di vedere innanzi a noi una macchina che sbuca all'improvviso dalla fila della corsia opposta, invade la nostra corsia e sorpassa uno o più auto passando, se la strada non é molto larga, a mezzo metro dal Ciclista magari a 120 km allora. Questa situazione é l'ennesima prova di quando irrilevante sia una bicicletta sulla strada agli occhi di molti Automobilisti. E' vero che c'e una generazione di Automobilisti che magari non é mai salita su una bici, neanche da bambino e quindi non si rende conto del timore che tale comportamento trasmette nel Ciclista ma questo non giustifica tale comportamento. Se al posto della bici ci fosse sta una macchina il sopraccitato sorpasso sarebbe avvenuto ugualmente? Sicuramente no, perché si sarebbe verificato uno scontro frontale disastroso. Dato che c'e solo una bicicletta, che magari si trova a filo della riga continua bianca, l'Automobilista considera la sua presenza sulla strada uguale a zero e fa il sorpasso. Tale comportamento appare quindi molto irrispettoso del Ciclista oltre che potenzialmente pericoloso perché il Ciclista non sa se il sorpassatore ha visto realmente la Bicicletta. Tal situazioni assieme alla presenza della Bicicletta sulla rotatoria sono emblematiche della difficoltà di pedalare con sicurezza Italia. Per essere pronti ad affrontare eventuali situazioni di pericolo create dall'auto che per sorpassare ha invaso la nostra corsia occorre che il Ciclista tenga sempre sottocchio cosa accade nella corsia opposta. Se ci sono auto ben distanziate nessun problema ma se c'é un gruppo di auto ravvicinate o solo 2 auto ravvicinate il Ciclista deve essere pronto ad assistere al sorpasso di quella che sta dietro e vederla passare a poca distanza da se se la carreggiata non é molto ampia. Negli istanti in cui l'auto passa accanto al Ciclista egli deve essere pronto ad andare fuori strada, magari nel fosso se si dovesse accorgere che l'auto non ha visto la bicicletta.
Attenzione ai tombini e grigliati Il rischio é quello che si incastri la ruota nelle fessure. Le MTB con pneumatico largo sono immuni da tale problema ma le bici sportive e da corsa con pneumatico stretto espongono il Ciclista al rischio di caduta se la ruota si infila nella parte cava.
tombini Se sono montati correttamente, con le cave longitudinali rispetto al senso di marcia della bicicletta, ci si può salire anche con le bici da corsa che non c'e problema in quanto le fessure sono ortogonali alla ruota e quindi non possono intrappolarla. Ecco qui sotto un tombino montato correttamente:
grlgliati Se il tombino qui sopra fosse montato per errore con le cave nel senso di marcia (C'e ne sono parecchi montati sbagliati in giro) e la ruota anteriore entrasse in una di dette cave si può cadere, quindi, prima di passarci sopra osservarlo: se ci si accorge che é montato con le fessure nel senso di marcia della bici e non possiamo evitarlo, occorre fare una piccola sterzata in modo che la ruota non sia mai assiale con la cava, occorre usare la stessa tecnica di quando si passa sui binari del Tram. Sono delle griglie poste lungo tutta la larghezza della strada, qui sotto c'e la figura. Attualmente nel Nord Italia é raro trovare grigliati in grado di intrappolare la ruota da corsa in quanto la cava ha una misura inferiore allo spessore del pneumatico della bici da corsa ma ve ne possono essere in giro di rotti come quello mostrato qui sotto.
Nota: Sui grigliati con la bici da corsa o sportiva bisogna passare con attenzione. Il modo di passarci sopra indenni consiste nel fare una piccola sterzata quando siamo sopra in modo simile a quando si passa sui binari del Tram. E' evidente che il Ciclista che cade causa grigliato con il Cellulare fa una foto, se necessario verbale pronto soccorso e poi richiesta risarcimento danni a chi ha in gestione la strada (Comune, Provincia o Regione ). Clicca qui per saperne di più
Il Ciclista gira a sinistra Se alle spalle del Ciclista non ci sono macchine o sono ad opportuna distanza di sicurezza si allunga il braccio sinistro per manifestare l'intenzione di girare e ci si porta progressivamente al centro della strada ( In bici nel traffico mai fare manovre brusche ed imprevedibili per chi sta dietro) e se non sopraggiungono auto dalla carreggiata opposta, si può completare la manovra attraversando l'altra parte della carreggiata come se si fosse alla guida di un'auto o una moto. Se invece dietro al Ciclista ci sono parecchie auto o la situazione non appare chiara é meglio rinunciare e accostarsi a destra e fare l'attraversamento ad angolo retto quando non transitano auto nei due sensi. Si perde magari un minuto ma siamo sicuri di non correre rischi.
Attenzione ai Camion Quando nello specchietto il Ciclista vede arrivare un Camion o ne sente il rumore (se non ha le cuffie) deve allertarsi. Innanzitutto deve serrare con maggior forza il manubrio in quanto se il camion va forte potrebbe determinare uno spostamento d'aria che fa sbandare il Ciclista. Se la strada é stretta per tentare di farci sorpassare ad una maggiore distanza possiamo attivare il trucco delle finta sbandata. Se ci siamo spostati con la bici all'estrema destra della carreggiata per far passare il camion, prima di ritornare a pedalare dove eravamo prima del sorpasso, osservare che il camion é passato tutto e non vi sia anche un rimorchio in quanto se passato il primo pezzo ci spostiamo subito e poi segue un rimorchio andiamo dritti al Cimitero. Se nonostante tutti gli accorgimenti il camion ci sorpassa molto da vicino e contemporaneamente si determinasse un imprevisto che stimiamo possa farci sbandare o deviare dalla traiettoria come una buca o tombino non esitare a puntare con la bici verso il fosso e al limite cadere li: manovra estrema ma non andremo sotto le ruote del Camion. Dalla cronaca risulta che ogni anno qualche Ciclista viene eliminato da camion che vengono alle spalle del Ciclista.
Ostacoli improvvisi sul percorso l'Automobilista che all'improvviso apre la porta, una buca, asfalto dissestato provocano nel Ciclista l'istintivo gesto di scansarli: in certe situazioni é un errore, vediamo perché. In bici nessun gesto deve cogliere di sorpresa chi sta dietro la bicicletta. In aree molto trafficate se scansare uno dei citati ostacoli vuol dire deviare all'improvviso dalla traiettoria ci si espone ad essere investiti dal veicolo che magari sta per sorpassarci irresponsabilmente a pochi centimetri di fianco. In tutte le situazioni in cui non abbiamo il tempo di realizzare cosa sopraggiunge dietro e di fianco e a che distanza si trova e meglio tirare dritto e andare contro l'ostacolo, frenando ovviamente. Con tali comportamenti e il casco in testa alla sera si torna a dormire nel proprio letto.
Ripetere lo stesso percorso aumenta la sicurezza del Ciclista Il Ciclista che fa sempre lo stesso percorso o un un SET di percorsi é in grado di aumentare in modo considerevole la sua sicurezza. Ogni percorso ha dei punti critici che, se conosciuti, possono venire meglio affrontati dal Ciclista. In fondo a questo paragrafo é illustrata una tipica situazione che se conosciuta prima é meglio. Il Ciclista prudente quando percorre per la prima volta un percorso urbano o interrurbano lo deve fare con l'obbiettivo di individuare preventivamente eventuali situazioni critiche che oltre agli STOP possono essere restringimenti di carreggiata, rotatorie particolarmente trafficate ecc. Se al termine dell'esplorazione il Ciclista stima che complessivamente ritiene di poter affrontare i rischi constatati farà entrare nel suo repertorio il nuovo tracciato. Se, viceversa, ritiene la nuova strada molto rischiosa la cancella e non la percorre più se non in situazioni di emergenza. Attenzione agli incroci con scarsa visibilità
Qui sopra c'e la foto di un tipo di incrocio su cui val la pena soffermarsi perché in Italia ce ne sono a migliaia simili. Sono incroci dove il Ciclista non vede in anticipo se nella sua carreggiata sta per immettersi un mezzo. La situazione é quella che vede il Ciclista percorrere una strada con precedenza, frecce A e B. Essendo su una strada con precedenza il Ciclista potrebbe andare anche forte. Prima che mettessero lo specchio che si vede nella foto qui sopra quasi ogni Domenica era possibile vedere, in prossimità dell'incrocio, un Ciclista a terrà perché investito dall'auto che usciva dallo STOP. Questo accadeva perché il Ciclista (Principiante o inesperto) se scendeva veloce lungo la traiettoria B veniva centrato dal muso dell'auto che pur essendosi fermata allo STOP nella fase di avanzamento entrava in collisione con il Ciclista il quale se la vedeva davanti all'ultimo momento ma anche l'Automobilista la vedeva sbucare all'ultimo momento. I Ciclisti esperti si portano in prossimità dell'incrocio sul tracciato A perché sanno riconoscere tali incroci che non consentono di vedere se sta per immettersi sulla loro trada un auto, per cui, si portano in prossimità dell'incrocio si portano al centro della strada, in modo da acquisire due vantaggi rispetto al Ciclista B che pedala raso linea bianca: 1) Si allontanano dall'ipotetico muso dell'auto che si dovesse immettere. 2) Aumentano l'angolo di visuale, in pratica riescono a vedere un pò dentro la strada con lo STOP in modo da sapere in anticipo se sta per immettersi qualche cosa e avere più margine per scansarla. Da quanto detto sopra se ne può trarre la seguente regola generale: Negli incroci con scarsa visibilità il Ciclista, se pedala vicinissimo al margine della carreggiata, deve rallentare per potersi arrestare se, all'ultimo momento sbuca il muso di un'auto dallo STOP, oppure, se il traffico alle spalle lo consente può continuare a marciare ad andatura elevata ma deve portarsi al centro della strada, in prossimità del tracciato B. Gli incroci con scarsa visibilità, mettono a nudo i limiti intrinseci delle piste ciclabili esponendo i Ciclisti a rischi maggiori rispetto alla pedalata su strada veicolare. Infatti, come abbiamo visto sopra, il Ciclista quando impara a riconoscere i citati incroci se pedala sulla strada veicolare si allarga verso il centro della strada come mostrato riducendo i rischi di collisione con il mezzo che dovesse sbucare dall'incrocio, manovra che non può fare se pedala incanalato sulla pista ciclabile che lo butta a raso nell'incrocio con la strada che si immette e quindi si trova davanti il muso dell'auto all'ultimo momento. A notizia si rileva che dopo l'applicazione dello specchio parabolico visibile nella foto sopra sono cessati gli investimenti di Ciclisti perché é stato posizionato in modo che si possa vedere in anticipo se c'e un mezzo che sta per impegnare l'incrocio. Attenzione ai controluce All'alba e al tramonto il sole può abbagliare pesantemente gli automobilisti che viaggiano controluce e talvolta a farne le spese sono Ciclisti e Pedoni. Si tenga presente che oggi ci sono molti ultraottantenni alla guida di auto e la loro acutezza visiva é messa a dura prova nei controluce. Il problema dell'abbaglio deve allertare il Ciclista agli incroci e alle rotatorie dove egli ha la precedenza nel senso che il Ciclista se rileva che l'automobilista all'incrocio ha il sole in faccia deve rallentare, scampanellare o fare un fischio in modo da attirare l'attenzione e stare pronto a inchiodare la bici se si accorge che l'auto non si ferma per farlo passare perché non lo ha visto. Superamento code di auto fermeSe si passa tra le auto e il marciapiede bisogna andare piano perché qualche soggetto potrebbe aprire la porta dell'auto e far cadere il Ciclista e poi é anche vietato dal Codice della strada anche se al riguardo i Vigili sono indulgenti. (Purché il Ciclista non sia causa di incidente) perché si rendono conto che in molte situazioni tale passaggio rappresenta l'unica ragionevole soluzione per il Ciclista immerso nel traffico.E' possibile superare code di auto, con maggiore velocità e sicurezza, superandole da sinistra come fanno le moto. In questo caso, però, esiste la possibilità che qualche Automobilista esasperato dalla fila, esca improvvisamente per fare una retromarcia e tornare indietro o tentare un'impresa disperata di superamento della fila, rischio accentuato negli ultimi anni perché la freccia la usano sempre meno Automobilisti. In questa evenienza, se il Ciclista transita a filo delle auto, può essere fatto cadere dal suddetto Automobilista che improvvisamente esce dalla fila. Per prevenire ciò, in tutte le situazioni in cui non sopraggiungono auto dal senso opposto, é meglio marciare nel mezzo della corsia opposta e comunque il più distante possibile dalle auto in coda. Quando arriva un'auto dal senso opposto ci si accosta alle auto ferme o quasi ferme per il tempo strettamente necessario a farla passare, poi si ritorna a pedalare al centro della strada e si va avanti. In questo modo si domina tutta la situazione e si può reagire con prontezza a qualsiasi manovra imprevista di un automobilista in coda. Conclusioni Sono finiti i tempi in cui si poteva andare in Bicicletta in mezzo al traffico senza alcuna preparazione perché certi di essere rispettati, oggi le strade sono una giungla e solo i Ciclisti più avveduti e preparati possono sperare di non fare una brutta fine.
|