TRUCCHI DI AUTODIFESA DEL CICLISTA

 

Quando si pedala in strada

Le auto e sopratutto i camion quando sorpassano troppo da vicino un Ciclista sono un pericolo, ecco un modo per costringere i mezzi a 4 ruote a superare il Ciclista ad una maggiore distanza. Il trucco, messo a punto negli anni 80 da chi scrive qui, ha perso un pò di efficacia causa l'ampliarsi di stili guida colposi e tendenti al rischio ma é meglio di niente.

Il 'trucco' funziona principalmente nelle strade extraurbane e con traffico non eccessivo.

Appena si sente o si vede nello specchietto della bici che sta per sopravvenire un camion o una macchina che stimiamo pericolosi per dimensione o velocità, ad opportuna distanza di sicurezza, facciamo due leggere sbandate: constateremo che l'auto o il camion ci sorpasserà ad una distanza mediamente superiore rispetto a quello che presumibilmente sarebbe stata se avessimo marciato con una traiettoria lineare.

E' facile capire perché ciò avviene: l'Automobilista o il Camionista stima che il Ciclista che lo precede sia incerto o ubriaco e pertanto lo vuole superare mantenendo una maggiore distanza.

Quando si entra in velocità in una rotatoria con carreggiata stretta

Un parte delle rotatorie alla quali si accede con ampie carreggiare poi, in prossimità dell'imbocco, si restringono riducendo lo spazio di sicurezza tra un'auto e una bici che si trovano a percorrere affiancate questo tratto terminale di strada.

Anche in questa situazione, il trucco della finta sbanda illustrato sopra, fa stimare all'Automobilista che abbiamo a ruota e che sta per affiancarci nell'immissione nelle rotatoria, di stare più sulla sinistra. In altri termini, quel leggero sbandamento del Ciclista, attira l'attenzione dell'Automobilista e lo costringe ad immettersi nella rotatoria più distanziato dal Ciclista e anche se non si distanziasse lo costringe almeno a prestare maggiore attenzione a non andare addosso al Ciclista.

 

Quando si pedala su una pista ciclabile

Quando la bici arriva all'incrocio con una strada veicolare, se proviene nel senso contrario alle macchine che arrivano da sinistra, l'Automobilista fermo allo STOP se deve girare a destra, pur intersecando lentamente la pista guarda solo il traffico veicolare che viene da sinistra perché spesso la segnaletica é confusa e non si accorge che sta intersecando una pista ciclabile ove le bici gli si possono presentare dinnanzi proveniendo anche da destra.

 

In tale situazione per farmi vedere dall'Automobilista adotto un trucco praticamente infallibile ed é questo:

Quando vedo l'Auto / Camion che dallo STOP avanza verso l'incrocio ma l'Autista ha la testa girata verso sinistra faccio un fischio o scampanello in modo da costringere l'Autista a girare il capo verso destra: a questo punto mi vede e dopo che ci siamo guardati negli occhi Lui sta fermo e io passo.

Mai passare davanti all'Auto /Camion fermo allo stop di un incrocio con la pista ciclabile se l'Autista e il Ciclista non si sono guardati negli occhi.

Trucco segnalato da una Ciclista Austriaca

.... Di solito una pista ciclabile occupa una parte del marciapiede. L'altra parte è riservata ai Pedoni. Però questi (specialmente Anziani o giovanissimi) invadono le piste ciclabili e non danno segno di spostarsi o di badare al Ciclista quando si avvicina

Allora mi giro a guardare per finta la strada. Loro credono che mi distragga e che li possa investire. Liberano la pista subito e camminano sulla loro parte di marciapiede.....

I piccoli stratagemmi da soli non bastano a salvare la pelle

Il Ciclista quando pedala in mezzo al traffico o su piste ciclabili deve muoversi con la stessa circospezione di chi deve transitare in mezzo ad una foresta popolata da animali feroci per cui, agli occhi di scrive questa pagina, risulta altamente imprudente la moda di ascoltare musica mentre si pedala.

Inibendo parzialmente o totalmente l'udito, il Ciclista, si priva di un importante sensore che gli permette di percepire in anticipo i rischi che gli vengono alle spalle come ad esempio i grossi camion che possono creare spostamenti d'aria tali da far sbandare il Ciclista che viene colto di sorpresa con il rischio di finire stritolati dal mezzo pesante. Se il Ciclista ha le orecchie libere, invece, si accorge per tempo di cosa gli sta venendo vicino e ha il tempo di afferrare con forza il manubrio per non sbandare e assistere attivamente a tutta la manovra di sorpasso.

Nessuna legge, nessuna marcia di protesta conseguente ad ogni Ciclista investito può salvare i Ciclisti imprudenti perché il primo tutore della sicurezza del Ciclista é il Ciclista.