Il Ciclista quando pedala su una pista ciclabile deve saper individuare e prevenire le situazioni di rischio che si possono presentare.
Molti Ciclisti non considerano che anche sulla pista ciclabile si può essere investiti da auto o moto o diventare investitore di Pedoni giacché le piste Ciclabili sono quasi sempre ad uso promiscuo: Pedoni, spesso con il cane e Ciclisti si muovono sullo stesso tracciato e anche se talvolta una linea a terra demarca le due zone di transito non le rispetta nessuno.
E' un discorso intricato con risvolti anche Legali, ma prima di affrontarlo si propone il vademecum per ridurre il rischio incidente sulle piste ciclabili.
Prestare la massima attenzione e ANDARE PIANO quando: - Si pedala su una pista ciclabile o marciapiede a ridosso di un fabbricato con o senza passo carraio.- Si pedala su una pista che interseca un sentiero campestre.- Si pedala su una pista che interseca una normale strada per automobili.(Incrocio)Perché il Ciclista deve prestare attenzione e andare piano nelle situazioni sopraindicate?Perché a causa di una carente, talvolta contraddittoria segnaletica inerente i tracciati delle piste Ciclabili e Ciclopedonali, unitamente alla loro collocazione spesso in contesti inadatti, si può facilmente essere investiti da auto e moto che intersecano la pista ciclabile oppure diventare investitori dei Pedoni che escono dai fabbricati. |
Analisi delle due più frequenti situazioni di rischio per il Ciclista che pedala su una pista ciclabile
Nonostante la ristrettezza degli spazi a disposizione,
in molte Città, pur di dare una illusoria sicurezza alle persone che
con maggior frequenza vorrebbero usare la bici nelle aree urbane vengono realizzate
piste in situazioni che creano più problemi di quelli che vorrebbero
risolvere come le le piste ciclabili a ridosso dei Fabbricati / Condomini.
Tali 'piste ciclabili', che di fatto sono dei
marciapiedi denominati pista ciclabile, presentano numerose insidie rappresentate
dai Pedoni che escono dai portoni e dai veicoli che fuoriescono dai passi carrai
che si affacciano sulla pista ciclabile o marciapiede ciclabile che dir si voglia.
Se un Pedone esce da un condominio e si imbatte in una bici che lo sfiora, al massimo si arrabbia ma non si crea un incidente se il Ciclista va piano.
Dai passi carrai dei condomini possono anche
sbucare all'improvviso auto, moto e camion e in questo caso la cosa può
diventare pericolosa.
E' quindi indispensabile che il Ciclista proceda
a velocità moderata in tali situazioni e mantenga costantemente sott'occhio
cosa succede sulla facciata del fabbricato, mantenendo sempre le mani sui freni
in modo da arrestarsi appena qualche cosa sbuca dalla facciata del fabbricato.
Con l'aiuto della foto qui sotto possiamo ben vedere che se il Ciclista applica la strategia sopraindicata appena dovesse sbucare il muso di un auto dal passo carraio egli é pronto a frenare e ad arrestarsi immediatamente in quanto la bassa velocità gli consente un arresto immediato.
Se invece andasse forte potrebbe non essere in
grado di evitare l'impatto con l'auto. Va anche detto che l'Automobilista più
prudente riesce a vedere l'eventuale presenza di Ciclisti o Pedoni sulla pista
solo dopo che il muso dell'auto ha iniziato ad intersecare la pista e quindi
potrebbe vedere in ritardo il sopraggiungere del Ciclista.
La soluzione al problema potrebbe essere la presenza di una persona a terra che indica all'Automobilista il momento di uscire ma nessuno oggi ha voglia e possibilità di fare una cosa del genere meglio sarebbe obbligare tutti i passi carrai che si immettono in una ciclabile di munirsi di 2 specchi per vedere cosa succede sulla pista.
Con l'ausilio della foto qui sotto esaminiamo le dinamiche all'incrocio partendo dalla situazione più tranquilla sino alla collisione certa tra bici e auto.
- Auto C si avvicina allo stop in concomitanza con l'arrivo della bici B e ambedue i mezzi vanno piano.
L'auto vede un cartello di stop e inizia a rallentare, si avvicina alla linea di stop situata a terra.
Se rimane ferma li non puņ vedere se arrivano auto per immettersi nella via principale quindi lentamente si avvicina con il muso all'incrocio intersecando legittimamente il tracciato della pista ciclabile.
L'Automobilista sicuramente vede il ciclista B che sta avanzando nel senso in cui vengono le macchine cioè alla sua sinistra quindi vede la bici la quale passa tranquillamente.
- Auto C si avvicina allo STOP in concomitanza con l'arrivo della bici A e ambedue i mezzi vanno piano.
Qui le cose iniziano a complicarsi perché la bici A arriva nel senso contrario alle macchine che arrivano da sinistra dell'auto pertanto, molti Automobilisti che devono allo STOP girare a destra, pur intersecando lentamente la pista, guardano solo il traffico veicolare che viene da sinistra per cui se nel frattempo arriva all'incrocio la bici A essi non la vendono e il Ciclista A non ottiene la precedenza ma non succede ancora nulla in quanto il Ciclista va piano e si può fermare per lasciare passare l'auto.
In tale situazione la bici A per avere la precedenza che gli spetta di diritto, può intraprendere la seguente azione:
Quando il Ciclista A vede un 'auto che dallo STOP avanza verso l'incrocio ma l'autista ha la testa girata verso sinistra fa una scampanellata o un fischio in modo da costringere l'Automobilista a girare il capo verso destra a questo punto L'Automobilista non può non vedere la bici A che si avvicina all'incrocio rimane quindi fermo allo STOP e il Ciclista gli passa dinnanzi con la certezza di non essere investito.
Mai passare davanti all'auto ferma allo stop di un incrocio con la pista ciclabile se l'Automobilista e il Ciclista non si sono guardati negli occhi.
- Auto C si avvina allo STOP in concomitanza con l'arrivo della bici A o B: la bici va piano e l'auto arriva forte.
Il Ciclista dovrà rinunciare ad avere la precedenza per lasciare passare l'auto ma non fa l'incidente perché ha il tempo e spazio per frenare e lasciare passare l'auto.
- Auto C arriva allo STOP in concomitanza con l'arrivo della bici A or B: la bici e l'auto vanno forte.
La situazione é da probabile collisione perché Automobilista e Ciclista potrebbero non avere il tempo e lo spazio per frenare.
Mentre nelle precedenti situazioni il Ciclista se fosse investito dall'auto dovrebbe poter avere sempre ragione, indipendentemente dalla segnaletica che, come già detto, é spesso poco chiara, in questa situazione, causa la sua elevata velocità, potrebbe vedersi addossato un 'concorso di colpa' in quanto l'Automobilista potrebbe tentare di dimostrare che non ha potuto evitare la collisione.
Quando detto sin qui già illustra la situazione confusa e critica di chi deve fare cosa nelle intersezioni piste ciclabili- incroci. Va detto, per inciso, che se non esistessero le piste ciclabili la segnaletica classica del traffico veicolare non ammette dubbi ognuno sa sempre cosa deve fare e si potrebbe dire che l'avvento delle piste ciclabili hanno introdotto, almeno in Italia, delle situazioni viabilistiche spurie ++ben lungi dall'essersi integrati alla perfezione nella mobilità complessiva.
Vale tutto quanto detto sopra ma con una cautela in più data dal fatto che il Ciclista deve mettere in conto che il Camionista dalla cabina di guida non può vedere i Ciclisti e i Pedoni che stanno troppo vicino al fianco e al muso del veicolo.
Di seguito viene sinteticamente riproposto cosa fare quando Il Ciclista che pedala su una pista ciclabile arriva ad un incrocio e vede un camion fermo o quasi fermo allo STOP in attesa di trovare il momento opportuno per immettersi nella carreggiata principale.
- Il Ciclista giunge all'incrocio da sinistra rispetto al Camion
Riferendosi alla figura già analizzata sopra, immaginare che al posto dell'auto C non vi sia un auto ma un grosso camion e il Ciclista B si avvicina all'incrocio.
Il Ciclista B arriva rispetto al camion nella posizione della Ciclista che si vede sopra vicino al camion.
Il Ciclista deve fermarsi ad una distanza della fiancate del camion maggiore di quella che sarebbe bastata al Ciclista per poter incrociare gli occhi di un Automobilista.
La foto sopra mostra una Ciclista che si é avvicinata troppo al camion essendo entrata nel triangolo in cui il Camionista non vede. La Ciclista avrebbe dovuto fermarsi fuori dal triangolo per poter arrivare ad incrociare gli occhi del Camionista come sopra detto.
- Il Ciclista giunge all'incrocio da destra rispetto al Camion
Riferendosi alla figura sopra immaginare che al posto dell'auto C non vi sia un auto ma un grosso camion e il Ciclista A si avvicina all'incrocio.
Il Ciclista A arriva rispetto al camion nella posizione relativa del Ciclista che si vede sopra vicino al camion.
Il Ciclista deve fermarsi ad una distanza della fiancate del camion ancora maggiore per il fatto che egli giunge sul fianco del camion dal lato opposto di guida quindi la zona di non visione del Camionista é ancora maggiore.
Il Ciclista, per poter incrociare gli occhi del Camionista, deve rimanere all'estero del triangolo lato sinistro e non avvicinarsi al camion ed entrare cosi nel simbolico triangolo di non visione del camionista.
Mai passare davanti al Camion fermo allo stop di un incrocio con la pista ciclabile se il Camionista e il Ciclista non si sono guardati negli occhi.
SEGNALETICA INCROCIO PISTA CICLABILE /STRADA VEICOLARE O PASSO CARRAIO
La segnaletica che si può constare osservando mentre si pedala va dal nulla, passando da segnaletiche parziali o mal tenute, alla segnaletica ingannatrice sino alla segnaletica ben fatta.
Un motivo in più per andare pedalare con prudenza sulle piste ciclabili quando intersecano qualsiasi cosa.
Di seguito vengono presentate alcune situazioni con il commento di come comportarsi viste nell'ambito delle provincie di Milano, Lecco, Bergamo e Monza. Probabilmente girando l'Italia si troverebbero situazioni migliori e peggiori di quelle qui descritte a riprova del pressapochismo che aleggia attorno a questa particolare segnaletica.
Il Ciclista arriva all'intersezione dell'incrocio con cosa non é dato sapere se non é mai passato di li. Cosa ci sarà dietro la siepe? Per sapere se c'e un auto che sta mettendo il muso sul tracciato e magari andare addosso al Ciclista occorre che egli rallenti molto e sporga il busto per guardare chi c'e dietro e passare oltre se non c'e nessuno. |
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Situazione simile alla precedente solo che qui si vede che sulla pista si immette una strada. Cartellonista= zero sia dalla parte del Ciclista che dalla parte dell'ipotetico Automobilista che si immette. Cosa fa il Ciclista prudente? esattamente come sopraddetto. |
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A lato c'e una Pista Ciclopedonale di fatto, nel senso che Pedoni e Ciclisti la percorrono ma nel tratto che si vede non c'e nulla che la qualifica come tale. A differenza dei casi precedenti qui la situazione per il Ciclista che imprudentemente non rallenta per vedere chi sbuca, in caso di investimento potrebbe rischiare di avere torto a differenza dei casi precedenti che almeno avevano il tratteggio a terra. Qui la linea di STOP per l'auto é a filo delle strada e l'Auto che sopraggiunge non ha neppure la linea tratteggiata a terra che indica un passaggio pedonale per cui se il Ciclista all'incrocio non comprende che deve fermarsi e viene investito potrebbe non essere risarcito o risarcito parzialmente salvo poi a rivalersi sul Comune per la pessima segnaletica. |
Conclusioni:
Le dinamiche di approccio del Ciclista quando incrocia una strada veicolare illustrate sopra avrebbero meritato lo spazio di un sito intero in quanto é nelle intersezioni delle piste con le strade che emergono i limiti intrinseci insanabili, delle piste Ciclabili.
Le situazioni descritte, infatti, presuppongono che all'arrivo del Ciclista all'incrocio l'auto o il camion si trovi in attesa sulla linea dello STOP collocata al bordo del tracciato della pista ma é di tutta evidenza che l'auto o il Camion fin che sta fermo li non si immetterà mai nella strada principale per cui l'interazione tra Ciclista e mezzo a 4 ruote va vista in una situazione in divenire che vede istante dopo istante avanzare il mezzo, ' invadere legittimamente ' il tracciato della pista e successivamente immettersi nella strada veicolare.E' nel citato 'transitorio' che vede il passaggio del mezzo a 4 ruote sul tracciato della pista che si gioca la partita della sicurezza del Ciclista agli incroci tra una pista Ciclabile e una strada veicolare.
E' il paradosso delle piste ciclabili: proteggono il ciclista quando la pista non interseca nulla (A parte le sempre presenti collisioni con pedoni e cani anch'essi legittimi fruitori dei tracciati ciclopedonali) ma agli incroci lo espongono a maggiori rischi di quelli a cui sarebbe esposto se pedalasse su strada.
Il Ciclista che pedala sulla strada, ad ogni incrocio, beneficia della attenzione che di norma ogni automobilista presta prima di varcarlo, se invece egli pedala sulla pista ciclabile è in balia dell’automobilista che deve riconoscere per tempo che sta per valicare un tracciato ciclabile e quindi rallentare o fermarsi per far passare la eventuale bici prima di immettersi sulla strada che interseca.
L’opinione del Ciclista Anziano che scrive qui, che pedala nelle aree trafficate da molti anni, è quella che se si vuole proteggere il Ciclista lo si deve fare sulla strada assegnandogli una linea tutta per lui come si fa in altre parti del mondo è non fornirgli come ora solo una illusione di sicurezza.
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Problemi legali per l'obbligo per tutti i Ciclisti di usare le piste ciclabili
Piste Ciclabili, Problemi e proposte
Esperimento Inglese di scambio tra Ciclisti e Camionisiti alla guida dei loro mezzi.