Le biciclette sulla strada devono dare la precedenza?

 

Si pongono queste domande perché il Ciclista sulla strada spesso é poco rispettato ma il Codice della strada parla chiaro: tutti i mezzi hanno gli stessi diritti e doveri: camion auto moto e bici per il Codice sono uguali, quindi la bici ha la precedenza nella stessa misura degli altri mezzi.

Questo per quanto riguarda il Codice. Il Ciclista, però, consapevole che talvolta gli viene negato tale diritto deve avere accortezza ed elasticità mentale per capire un momento prima che sta per non avere la precedenza e quindi fermarsi e cedere al prepotente ma non andare al Cimitero.

Purtroppo pedalare in Italia sta diventando sempre più rischio ed é forse per questo motivo che, a di la della propaganda i ciclisti non aumentano. Sotto c'e una simpatica narrazione di un Ciclista ex professionista che uscito a provare la sua nuova bici ha rischiato di morire almeno tre volte. E' l'emblema di cosa si rischia a pedalare in Italia, almeno dopo l'anno 2010 da quando é esploso il delirio collettivo della guida con gli occhi sul cellulare e ha subito un aumento impressionante la guida di ubriachi e drogati.

Cosa fare allora? Chi scrive qui ha 75 anni ad oggi ha percorso 220.000 Km in parte sulle strade più trafficate di Italia (Area Milano -Lecco- Monza-Bergamo) sino all'anno 2000.

Dal 2010 quando mi sono accorto che pedalare diventava come partecipare alla roulette russa ho messo a punto un mio modello di difesa consistente fondamentalmente nel pedalare o su strade secondarie a bassissimo traffico o su strade trafficate ma a corsia larga in modo che le auto ti sorpassano senza neppure toccare lo sterzo. Le strade che evito sono quelle nelle quali l'automobilista deve toccare il volante per superare il Ciclista perché si rischia di essere investiti da dietro per i seguenti motivi:

1) Chi guida non vede il ciclista perché sta guardando il telefono o é ubriaco o drogato (anche di giorno)

2) Chi guida vede il ciclista ma non esita a sorpassarlo molto da vicino, se il Ciclista ha una leggera sbandata viene travolto.

3) Incremento esponenziale di camioncini causa forte diffusione del commercio elettronico: il problema é stato studiato all'estero, questi autisti, che hanno tempi di lavoro forzati, mentre guidano hanno quasi sempre gli occhi sul cellulare per vedere la consegna successiva e talvolta sono coinvolti in incidenti.

E' bene ricordare, a chi inizia a pedalare oggi, che i maggiori rischi di investimento, per il Ciclista, sono quelli 'da dietro' e nelle rotatorie per i motivi detti sopra. Quando non esistevano i telefonini, prima del 2000 e c'erano in giro meno soggetti imbottiti di sostanze i rischi principali erano agli incroci, semaforizzati o non causa la mancata precedenza data al ciclista ma gli investimenti da dietro erano molto rari e anche nelle rotatorie perché erano pochssime. Oggi, da questo punto di vista é cambiato il mondo perché la prima causa di incidente é quello dovuto dalla 'guida distratta' dai vari devices, alcol droga e la questione non può che peggiorare perché adesso stanno facendo di tutto per legittimare le cosiddette droghe leggere il cui abuso provoca gli stessi effetti delle droghe convenzionali ma a lor signori non interessa, mica vanno in bicicletta, loro.

A completare il quadro ci si mette anche la incessante costruzione di rotatorie che funzionano bene se a fronteggiarsi sono i mezzi a 4 ruote ma quando in rotatoria c'e una bicicletta le cose si complicano ed anche questo sta diventando un luogo rischioso per il ciclista.


A seguito della pandemia 2020, che ha reso molto rischioso l'utilizzo dei mezzi pubblici perché c'era la paura di beccarsi il COVID, mi sarei aspettato una esplosione di bici in circolazione durante le giornate feriali per recarsi sul posto di lavoro ma niente di tutto questo é avvenuto perché, a mio avviso, non basta riempire l'Italia di piste ciclabili se poi rimangono irrisolti i problemi del ciclista sulla strada.


Riferimenti:

 
https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/il-ct-azzurro-davide-cassani-racconta-la-gita-in-bicicletta-in-brianza-e-non-s_1314693_11/

 
https://www.ciclistaurbano.net/bici_strade_extraurbane.html

 
https://www.laleggepertutti.it/257063_investimento-ciclista-giurisprudenza

 
https://www.ciclistaurbano.net/bici_rotatoria.html
 
 
https://responsabilecivile.it/automobile-investe-il-ciclista-e-responsabilita-di-entrambi/

Articolo 280 verificato al 2024-10-18 categoria: Circolazione stradale