La bicicletta aiuta a stare con se stessi?

 

Si, e favorisce anche il pensiero creativo.

La condizione affinché ciò avvenga é che il Ciclista non si trovi immersi nel traffico o in situazioni pericolose ove la concentrazione si estrinseca fondamentalmente nel cercare di non andare al cimitero.

Per fortuna il Ciclista non si trova sempre in mezzo al traffico e probabilmente, nella maggioranza delle situazioni in Italia, pedala in contesti tranquilli che permettono di ridurre l'attenzione consentendogli di pensare e ragionare liberamente senza l'assillo di dover stare attento che qualche auto gli vada addosso.

Quando il Ciclista ha la possibilità di pedalare su strade tranquille può riempire la mente di pensieri e ragionamenti altamente produttivi. L'Uomo moderno ben difficilmente riesce durante la giornata ad assiemare qualche ora ininterrotta per pensare alla sua vita, a dirimere conflitti interiori, a fare progetti. Tolte le ore di sonno, quelle per lavorare, nutrirsi, lavarsi, cicaleggiare tramite i vari dispositivi tecnologici gli rimane ben poco tempo per rimanere solo con se stesso e quando ciò accade talvolta ne ha paura e allora procede nello stordimento riempiendosi il cervello di musica o con altre chiacchere.

Quello che viene avanti nella società moderna, senza che i più ne abbiano la consapevolezza, é l'occupazione dei cervelli, scientemente pianificata dai potentati che guidano il mondo, che disabitua l''individuo a trovare tempo di qualità per riflettere sulle questioni che lo riguardano con l'uso della ragione di cui ogni essere umano é dotato. Gli effetti di tale occupazione delle menti sono ben visibili a chi li vuole vedere: pensiero unico e conformismo perché chi non ha tempo e perde l''abitudine a ricercare le sue soluzioni ai suoi problemi trova subito pronte quelle di altri soggetti interessati hanno già confezionato per lui. Ecco che i vantaggi ad usare in modo sistematico la bicicletta vanno ben oltre quelli notoriamente conosciuti aiutando addirittura l'Uomo a migliorare il rapporto con se stesso e a resistere alle forze che lo vorrebbero omologare.

Il Ciclista che ha la possibilità di pedalare qualche ora ininterrotta in condizioni di tranquillità, ovunque si trovi, può piazzare nel suo spazio mentale qualsiasi cosa e farla girare nella mente sino a trovare soluzioni spesso inaspettate alla questione(i) che lo assillano. Quanto sopra non é frutto di elucubrazioni teoriche ma il risultato del vissuto di chi scrive qui che con il passare del tempo ha scoperto l'elevata produttività e creatività del pensiero fatto mentre si pedala. Quando tale scoperta si é palesata con nitidezza la ricerca della soluzione a problemi che necessitavano una ponderata valutazione sono stati messi nello spazio mentale girati e rigirati andando in bici e la soluzione alla fine é arrivata.


Provare per credere!


Riferimenti:

 
http://www.repubblica.it/tecnologia/2018/01/26/news/alzate_la_testa_troppo_tempo_passato_sugli_smartphone_fa_male_alla_salute_e_al_morale-187355767/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-F4

 
http://www.lanuovabq.it/it/tag/iphone-adolescenti

 
https://www.ciclistaurbano.net/memorie_di_un_ciclista_pendolare.html

 
 
 

Articolo 2776 verificato al 2023-06-07 categoria: Il Ciclista