Le classi dirigenti negano la realtà del terrorismo jihadista

 

Ormai è uno schema fisso. Se un attentatore si getta con un'auto contro un mercatino di Natale o una strada piena di turisti i media producono titoli che recitano più o meno Auto sulla folla, come se si trattasse di veicoli impazziti senza pilota, e non dell'atto intenzionale perpetrato da una persona.

Poi, quando non si può più negare che la strage sia volontaria, comincia sempre la stessa messa in scena, in 4 fasi: 1) si nascondono il più possibile il nome e la foto dell'assassino; 2) si premette subito che non è detto si tratti di un atto terroristico, e le forze dell'ordine stanno ancora indagando; 3) ci si affretta a comunicare che l'assassino ha la cittadinanza del paese in cui l'attentato è avvenuto, o di altra nazione occidentale, anche quando il nome e le fattezze indicano inequivocabilmente l'origine da un paese islamico; 4) si afferma con sicurezza che il responsabile 'aveva problemi psichiatrici'.....


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Riferimenti:

 
https://lanuovabq.it/it/le-classi-dirigenti-negano-la-realta-del-terrorismo-jihadista

 
 
 

Articolo 6143 verificato al 2025-01-04 categoria: Dal Web